Licenziamento di massa per 10000 docenti a tempo indeterminato che il prossimo giugno saranno mandati a casa nonostante abbiamo passato egregiamente il periodo di prova. La maggior parte dei docenti in questione sono donne.
Il 27 Febbraio 2019 viene resa pubblica la sentenza con parere negativo del Consiglio di Stato e ritiene che il valore abilitante del diploma magistrale solamente strumentale alla partecipazione al concorso.
Il Governo ha previsto “una sanatoria” dalla quale sono esclusi tutti i docenti che espletano il servizio nella scuola paritaria, parificata allo Stato. L’articolo 3 della Costituzione continua ad essere violato, dato che 6000 docenti, con gli stessi titoli, sono intoccabili e non verranno licenziati perché hanno una sentenza passata in giudicato.
In Veneto, come descrivono Ipsaro Passione ed Eliana Boscolo di CUB Scuola Veneto, tali licenziamenti svuoteranno intere classi, sottraendo certezza e stabilità salariale alle maestre e sottraendo continuità didattica ai bambini delle scuole primarie venete.
Intanto le lavoratrici DM chiedono un intervento immediato alla politica per trovare una soluzione definitiva per i diplomati magistrali, che non possono continuamente essere messi in discussione per i loro diplomi, visti anche gli anni di esperienza e di servizio. Queste donne manifesteranno il prossimo 8 marzo in piazza per vedere ascoltate le loro richieste.
