I cellulari hanno contribuito a cambiare il mondo. Soprattutto negli ultimi anni, a causa della loro repentina evoluzione, sono diventati il naturale proseguimento del nostro braccio. Eppure ai telefoni c’è da attribuire un merito piuttosto particolare: sono stati in grado di far diminuire il numero di omicidi negli Stati Uniti.
Lo studio è stato condotto dall’economista Lena Edlund della Columbia University, e Cecilia Machado della Getulio Vargas Foundation. Entrambe ritengono che la diffusione rapida dei cellulari negli anni 90 hanno contribuito alla diminuzione dei crimini attribuibili alle gang criminali, in particolare a quelle legate al mondo della droga.
Gli omicidi sarebbero passati, dal 1990 al 2000, dal 29% al 19%. Ma perché? Lo studio cerca di dare una spiegazione: «Noi ipotizziamo che la diffusione dei servizi mobili di telefonia vocale e di testo faccia diminuire gli omicidi in particolare a causa della riduzione del ruolo della vendita in strada di droghe illecite».
«Prima dell’avvento dei telefoni cellulari, le vendite in strada erano il modo in cui gli utenti finali compravano le droghe… Il telefono cellulare ha ridotto la “dipendenza” da tali luoghi». In pratica per le gang non era più necessario presiedere i luoghi utilizzati per lo spaccio perché potevano fissare telefonicamente un appuntamento. In questo modo era più difficile incorrere in guerre fra bande.
Inoltre, la diminuita visibilità delle gang ha fatto in modo che queste avessero meno adepti, perché meno persone erano attratte da questa vita criminale. Non è stato eseguito però uno studio che mettesse in relazione l’utilizzo del cellulare e lo spaccio di droga.
Per altri studiosi, come il criminologo Graham Farrell, la causa non è attribuibile solo ai cellulari, ma anche ai nuovi sistemi di sicurezza.