In Madagascar migliaia di minori vengono impiegati nelle miniere di mica, uno dei principali elementi di cosmetici e apparecchi elettronici destinati al mercato europeo e americano.
I bambini lavorano senza sosta per estrarre questo minerale, ma la loro manodopera è pagata pochissimo, mentre il prezzo della mica, quando viene esportata aumenta vertiginosamente. Questi minori sfruttati non hanno diritto né all’istruzione né a cure mediche, e la maggior parte di essi ha mal di schiena e mal di testa perché nelle miniere non c’è ossigeno.
Una società impiegata dell’esportazione della mica, intervistata da NBC News, dichiara che i veri colpevoli sono le famiglie e che il basso salario è dovuto agli importatori cinesi. La Panasonic ha affermato di ignorare questa pratica, poiché le loro direttive “vietano espressamente l’uso del lavoro minorile e richiedono ai fornitori di trattare tutti i lavoratori con dignità e rispetto. Le violazioni della nostra politica di approvvigionamento non sono tollerate.”
Terres des Hommes ha esortato le imprese a boicottare chi usa i bambini per arricchirsi e ad impegnarsi affinché la piaga del lavoro minorile venga debellata.