Secondo il WWF senza un intervento importante si estingueranno presto, nella savana muore un esemplare ogni 25 minuti.
Senza un intervento importante, entro il 2040 gli elefanti africani saranno totalmente sterminati. Questo è l’annuncio proclamato dal WWF, secondo l’associazione se gli animali non verranno protetti a dovere presto la specie sarà totalmente estinta.
A quanto emerso dai dati raccolti dal Fondo Mondiale per la Natura negli ultimi 40 anni c’è stato un crollo della popolazione di questi pachidermi a causa dell’uomo, con una perdita di circa il 70% degli esemplari. La causa principale di questo problema è sicuramente legata all’aumento del bracconaggio, questo per le zanne d’avorio che possiedono gli animali, materiale molto prezioso e che porta ad uccidere un esemplare ogni 25 minuti, pari a 20mila uccisioni animali.
“I bracconieri per abbattere gli elefanti utilizzano generalmente dei kalashnikov o delle frecce avvelenate. Queste armi feriscono gli animali, ma non li uccidono immediatamente. Una volta che sono a terra, i bracconieri tagliano i loro tendini per immobilizzarli, condannandoli a una morte dolorosa. Per far dissanguare più velocemente gli elefanti, tagliano anche le loro proboscidi” questa l’inquietante dichiarazione d Pauwel De Wachter, il coordinatore per l’Africa Occidentale del WWF.
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Queste tecniche di avvelenamento finirebbero per avere un impatto negativo non solo sugli elefanti ma anche sul resto degli animali della savana, sono stati osservati diverse morti atipiche per i saprofagi, specialmente avvoltoi. Nel frattempo in Botswana il governo ha riaperto alla caccia degli elefanti africani dopo 5 anni dal divieto. Senza contare che questi animali sono fondamentali per l’ecosistema poiché “lavorano” la vegetazione e favoriscono la prosperazione della flora tramite i semi ingeriti.
Nonostante ciò, gli elefanti rimangano una specie a rischio, va considerato che secondo quanto riportato dall’African Elephant Database, la loro presenza sta aumentando sensibilmente, con un ritmo del 4% all’anno. Per questo motivo è probabile che la specie riesca a fronteggiare il problema del bracconaggio ancora per diverso tempo, nella speranza che il mercato dell’avorio venga finalmente estromesso da tutti i paesi.