Per una madre la messa al mondo del proprio figlio è un momento straordinario e indimenticabile. Purtroppo però anche un evento che dovrebbe essere di gioia pura può essere “macchiato” da ben altro.
Attraverso un racconto giunto alla redazione di Fanpage.it conosciamo infatti il caso di una nascita che ha subito un atto di microdelinquenza. Il tutto è accaduto a Marcogliano, in provincia di Avellino, dove durante la concitata fase del travaglio, alla neo-mamma Ylenia e al suo compagno Andrea è avvenuto qualcosa che la stessa Ylenia racconta.
“Il giorno 19 novembre sono stata ricoverata presso la clinica Malzoni a Mercogliano. Il ricovero era dato da un motivo oltremodo lieto ovvero la nascita di mia figlia, la mia primogenita. Ero in attesa che il mio compagno si recasse alla nostra auto per recuperare la valigia per il ricovero quando ricevo una telefonata agghiacciante. Era lui, mi informava che la nostra auto perfettamente integra era stata totalmente svaligiata del contenuto. Come potete capire, nel bel mezzo del mio travaglio, ho appreso che io e la mia bambina, che di lì a poco stava per nascere, non avevamo nulla, neanche un pigiama.
Tutti i sacrifici, l’amore, le attenzioni dedicate a quella valigia, che materialmente è una valigia ma emotivamente è un bagaglio stracolmo di emozioni, gioia, paure e attesa, era tutto andato perduto. Sono stata ricoverata con solo ciò che portavo indosso, un leggings, un maglione e un paio di stivali, e con quegli stessi indumenti e con grande umiliazione per chi mi guardava, ho dovuto trascorrere le ore che dovevano essere le più belle della mia vita. Oltre la valigia mi hanno rubato il cuore…la biancheria di mia figlia, la camicina della fortuna, la prima tutina…nulla…solo vuoto. Ho affrontato tutte le visite e il travaglio scalza e nuda a causa della vigliaccheria dell’essere umano. Spero vogliate darmi un piccolo spazio ma che per me sarebbe una grande vittoria, perché io e mia figlia vestiamo di dignità senza mai dimenticarlo, quelle bestie, invece, possono soltanto indossare vergogna e squallore. Hanno rubato un pezzo del mio cuore, due Mac e tutto ciò che il mio compagno utilizzava per il suo lavoro. Un danno economico di 6-7mila euro, ma un danno psicologico incommensurabile”.
E in questo modo la neo-mamma, originaria di Salerno, racconta a noi, e potenzialmente anche ai ladri, come ha affrontato quel giorno così importante per lei e la sua famiglia, con determinazione e senza lasciare che quell’atto ignobile scalfisse la gioia della nascita. Ed ovviamente sia Ylenia che la sua bimba stanno bene.