Daniele Silvestri con il suo nuovo brano cantato sul palco di Sanremo dal titolo “Argento Vivo“, ha voluto raccontare in musica la situazione difficile, il disagio, che da genitore si è reso conto vivono anche i suoi figli adolescenti.
Il brano è tutto incentrato sulla sensazione di essere in prigione sia nell’ambiente familiare che in quello scolastico. L’Huffington Post lo ha definito “uno dei testi più crudi e difficili in gara“.
Ha sedici anni il protagonista della canzone (scritta anche dal rapper Rancore) e da più di dieci vive “ingabbiato tra le quattro mura di una scuola (Costretto a rimanere seduto per ore/ Immobile e muto per ore/ Io, che ero argento vivo) e quelle della famiglia”.
Silvestri, ponendosi la domanda se fosse giusto moralmente fare di questo disagio motivo di lucro, all’Huffington Post ha dichiarato: “È stato difficile volerla fare ascoltare e farlo su quel palco, a quel festival. Io, i figli, ce li ho veramente e mi sono chiesto se stessi rubando qualcosa a loro per commercializzarlo“.