Al giorno d’oggi molti ragazzi delle scuole secondarie sognano di diventare da grandi calciatori o “veline”. Sicuramente ce ne sono anche altri che vogliono essere giornalisti o medici, ma il mito del guadagno facile è molto diffuso.
Gli adolescenti pensano che saper calciare un pallone li porterà a diventare famosi e ricchi, mentre le ragazze si illudono che puntare sulla bellezza le renderà delle star di cinema e tv. Per loro il talento non conta niente, mentre essere di bell’aspetto può portare soldi e successo. Chi è che mette loro in testa simili idee?
Sono tutti gli schermi che invadono le nostre case, sui quali tutto sembra facile da ottenere. In tv i corpi valgono più della mente, e il successo sembra essere un traguardo facile da raggiungere per chi è sveglia. Qual è il ruolo della scuola in tutto ciò?
La scuola come istituzione sembra stia svanendo a poco a poco. Non sa più formare dei bravi cittadini, ha paura delle novità e si chiude in sé stessa. Fortunatamente esistono ancora degli insegnanti che credono che il loro mestiere sia una missione e si danno da fare per trasmettere ai loro alunni consapevolezza e responsabilità, qualità ormai carenti in Italia. E quando i docenti danno il buon esempio, creando un dialogo con gli studenti e rendendoli protagonisti dell’apprendimento, i ragazzi reagiscono molto bene.
Se non c’è un progetto condiviso del futuro comune, se la scuola è depredata di prestigio e libertà, i docenti sono costretti ad andare per conto proprio e si inventano la nuova scuola. Purtroppo molti altri, scoraggiati, hanno già chiuso qualunque tipo di comunicazione. Un ringraziamento speciale va a quelli che resistono e si danno generosamente. Se la scuola vive ancora è merito loro.