Il salto dalle scuole medie alle scuole superiori è sempre molto difficile, sia emotivamente, sia in termini di difficoltà decisionale. Infatti quei 5 anni saranno fondamentali per il futuro dello studente, il quale si ritrova dunque a prendere una decisione veramente impegnativa.
Al termine delle scuole medie però lo studente non sempre è in grado di prendere una decisione, dunque si ritrova a percorrere le orme tracciate dai propri genitori, facendo quindi una scelta non pienamente consapevole. Gli alunni molte volte non scelgono, bensì eseguono.
I genitori però non sono da colpevolizzare, poiché si limitano a seguire le direttive dei docenti, i quali dovrebbero aver capito quali siano le attitudini dei propri studenti. Spesso però succede che i genitori non riescano ad accogliere queste attitudini e si limitino a far prevalere le proprie convinzioni.
Questo dunque contribuisce a destabilizzare i ragazzi e, anche per questo motivo, si alimenta la dispersione scolastica. Per prevenire questa problematica molti istituti organizzano degli open day per favorire dunque l’orientamento.
Nasce però una vera e propria rivoluzione che riguarda 10 scuole che coinvolgono 1700 iscritti. La promotrice è Anna Maria Vecchio, che racconta: «Ce l’ha insegnato la scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani che la scoperta di quanto di importante c’è in una persona deve avvenire dai tre ai dieci anni. Il ‘file’ passerà dagli insegnanti delle scuole dell’infanzia a quelli delle elementari fino ai docenti delle medie. Tutto questo è stato approvato poche settimane fa dal Consiglio d’istituto».
Quindi i piccoli verranno seguiti e “monitorati” a partire dalla materna, il fascicolo verrà poi consegnato ai docenti della primaria e ampliato. In questo modo i docenti avranno una panoramica più ampia riguardo le attitudini degli studenti e potranno indirizzarli al meglio verso il loro futuro.