Nicola Zingaretti, già segretario della Sinistra Giovanile dal 1991 al 1995, è recentemente divenuto il nuovo segretario del Partito Democratico ottenendo il 66% delle preferenze alle primarie (Martina e Giachetti hanno ottenuto rispettivamente il 22% ed il 12% delle preferenze).
Il neo segretario Nicola Zingaretti ha già le idee piuttosto chiare riguardo a quello che deve essere introdotto celermente: quota 10 e crescita nell’ambito dell’istruzione. La prima prevede una serie di investimenti: «Almeno 10 miliardi in tre anni per incrementare i livelli essenziali di assistenza e assumere 100mila nuovi operatori sanitari».
Per quanto riguarda l’istruzione pubblica invece: «L’istruzione pubblica deve essere l’architrave di un’ampia operazione di crescita. Con scelte radicali a cominciare dalla prossima legge di bilancio; per chiedere l’aumento dei salari a tutti i maestri e le maestre e l’apertura a tempo pieno delle scuole del paese».
Infine Nicola Zingaretti mette i “puntini sulle i” per quanto riguarda la situazione attuale del Partito Democratico: «Dobbiamo rimetterci in cammino, il Pd non è finito».
È importante ricordare che la situazione degli insegnanti italiani non è propriamente splendente. Gli stipendi infatti sono ben al di sotto della media degli altri paesi europei. Ad esempio un maestro della scuola dell’infanzia in Italia guadagna 24.807,96 Euro, mentre la media europea è di 26.032,14 Euro annui. Una differenza non trascurabile: 1.224,96 Euro in meno.
La situazione quindi è sicuramente da tenere sott’occhio. L’aumento dello stipendio dei docenti è sempre un ottimo argomento in campagna elettorale. Ora però i docenti italiani desiderano fatti e non solo parole.