Era il 2011 quando due carabinieri in servizio a Roma furono colti sul fatto mentre vendevano cocaina.
Certi di poter agire liberamente grazie alla loro divisa, i due portavano avanti da tempo la loro “seconda attività” con un gruppo di spacciatori abruzzesi.
Il loro comportamento venne definito “arrogante” e “spavaldo”, tanto che oggi il giudice ha voluto punirli in maniera degna, condannandoli a quattro anni di prigione anziché ai due chiesti dall’accusa.
Una pena che servirà, si spera, a dare un giusto risarcimento al corpo dei carabinieri che è stato così infangato.