A stabilirlo è stato uno studio eseguito dalla Ohio State University, nessun provvedimento contro il cambiamento climatico potrà fermarlo.
La calotta glaciale della Groenlandia continuerà a sciogliersi indipendentemente dalle misure che prenderà l’umanità contro il cambiamento climatico, anche se fosse fermato l’aumento delle temperature, il punto di ritorno è stato raggiunto. Questo è quello che emerge da uno studio da un team di ricerca del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università Statale dell’Ohio coordinati dalla docente Michaela D.King, il ghiaccio presente nel territorio danese è infatti destinato a scomparire anche se il riscaldamento globale fosse miracolosamente placato.
La ricerca è stata eseguita osservando i dati satellitare degli ultimi 40 anni dei ghiacciai groenlandesi, dal 2000 in poi si perdono circa 450 miliardi di tonnellate all’anno.
L’equilibrio che sembrava parzialmente ristabilito grazie all’aumento della neve nell’area è stato vano, poiché a creare il gap più importante è stata la riduzione dell’effetto albedo, ossia la capacità della superficie terrestre di scaricare il calore a cielo sereno durante le ore notturne. Essendo diminuita l’area di ghiaccio e di “bianco” questo fenomeno diminuisce il proprio potenziale, non basse le temperature e di conseguenza i blocchi vengono maggiormente esposti ai mari che fanno si che si sciolgano maggiormente.
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Come risaputo, questo potrebbe portare grossi cambiamenti per diverse aree del mondo, specialmente determinate zone costiere che a causa dell’innalzamento del livello dei mari ed oceani potrebbero presto scomparire sommerse dall’acqua. Si stima che entro l’anno 3000 il livello del mare aumenterà ben di 7 metri.