Con i social network si è ridotta drasticamente la distanza tra i politici e gli elettori. Ormai ogni cittadino può essere a conoscenza di quello che ha mangiato a cena il Vicepremier Salvini oppure vedere il volto sempre sorridente del pentastellato Di Maio.
In mezzo a tutta questa “confusione” politica diventa dunque sempre più difficile raccapezzarsi. I politici non sembrano più tali ma semplici intrattenitori del web, equiparabili quasi a degli Youtuber o a degli influencer.
Questo ovviamente porta a qualche fraintendimento. Se i due Vicepremier infatti sono molto esposti sui social, lo stesso non si può dire del Premier Conte. Di carattere quieto e poco incline a grandi gesti plateali, il Presidente è stato protagonista di una divertente vicenda.
Nel corso della Fiera di Rho il premier è stato rimproverato da un’addetta del Salone del Mobile di Milano. Il motivo è semplice: Conte avrebbe toccato una delicata lampada. La custode dunque subito l’ha rimproverato: «Don’t touch, please» non sapendo con chi stesse parlando.
Una volta venuta a conoscenza dell’identità del Premier, il tutto si è risolto con una risata generale. In realtà questa vicenda è solo la punta di un iceberg mediatico di gran lunga più grande.
Quella della signora non è quella che si potrebbe liquidare come “ignoranza”. Questo è solo il frutto di un processo mediatico che ha messo in risalto delle figure con qualità più inclini all’intrattenimento a discapito di altre figure istituzionali. Un tempo si guardava Berlusconi con la bandana duettare con Apicella: a distanza di anni non è cambiato poi molto, cambiano gli intrattenitori ma lo spettacolo è lo stesso.
Questa non vuole essere una critica all’operato del governo, vuole essere solo uno spunto di riflessione: la politica sta intraprendendo una strada senza ritorno. È davvero questa la tipologia di politica che vogliamo? Una politica dove vengono ricordati i più spiritosi e non il Premier attuale?