La Lega di Matteo Salvini ha vinto le elezioni europee, ma Papa Francesco lancia un monito sul tema dei migranti. Secondo Francesco il trattamento che subiscono “rappresenta un campanello di allarme che avvisa del declino morale a cui si va incontro se si continua a concedere terreno alla cultura dello scarto. Non si tratta solo di migranti; su questa via ogni soggetto che non rientra nei canoni del benessere fisico, psichico e sociale diventa a rischio di emarginazione e di esclusione“.
Perciò per il Pontefice “la presenza dei migranti e dei rifugiati – come, in generale, delle persone vulnerabili – rappresenta oggi un invito a recuperare alcune dimensioni essenziali della nostra esistenza cristiana e della nostra umanità, che rischiano di assopirsi in un tenore di vita ricco di comodità“.
In occasione della giornata del migrante e del rifugiato che si terrà il 29 settembre, Francesco afferma: “Conflitti violenti e vere e proprie guerre non cessano di lacerare l’umanità; ingiustizie e discriminazioni si susseguono; si stenta a superare gli squilibri economici e sociali, su scala locale o globale. E a fare le spese di tutto questo sono soprattutto i più poveri e svantaggiati. Le società economicamente più avanzate sviluppano al proprio interno la tendenza a un accentuato individualismo che, unito alla mentalità utilitaristica e moltiplicato dalla rete mediatica, produce la ‘globalizzazione dell’indifferenza. Il timore è legittimo, anche perché manca la preparazione a questo incontro. Il problema è quando dubbi e timori condizionano il nostro modo di pensare e di agire al punto da renderci intolleranti, chiusi, forse anche – senza accorgercene – razzisti. E così la paura ci priva del desiderio e della capacità di incontrare l’altro, la persona diversa da me; mi priva di un’occasione di incontro col Signore“.
E a chi si professa cristiano Bergoglio fa notare che “la fede si dimostra con le opere di carità verso gli ultimi, anche stranieri” e che quindi non bisognerebbe dichiarare “prima io e il mio gruppo” perché nel Vangelo c’è scritto “gli ultimi vengono prima“.
Come diffonde The Social Post, proprio sulle risposte del Papa è stato interrogato Matteo Salvini a Non è l’Arena, su La7: “Io non ho mai chiesto un incontro perché il Papa ha tanti impegni, ne sarei onorato e felice, ho solo da imparare. Non mi è stato negato un incontro perché non l’ho mai richiesto. Lo farò sicuramente e lo farò senza dirlo pubblicamente. Se il Papa ritenesse di concedermi 5 minuti del suo tempo, per me sarebbe un onore“, ha replicato Matteo Salvini.