In Irlanda il 27enne Kenny Gregg si è tolto la vita all’inizio dell’anno. Aveva una famiglia che lo amava, soprattutto sua figlia Esme, di appena due anni. Ora Carolyn, sua sorella, racconta che Kenny era vittima di cyberbullismo.
La donna spera che possa essere fatta una legge che impedisca di attaccare le persone via web ed ha anche dato il via ad una petizione on line, a cui stanno aderendo in molti. Carolyn ha ricordato: “Era sempre preoccupato per quello che gli altri pensavano di lui quindi quando ciò accadeva non gli veniva in mente nessun’altra via d’uscita. Mia madre lo ha trovato morto nel letto”.
Il fratello prima di togliersi la vita le aveva mandato un messaggio in cui diceva di volerle bene, ma lei lo ha letto troppo tardi. Ora né lei né i suoi genitori riescono ad accettare la perdita di Kenny.
Era dal 2018 che il ragazzo, di professione chef, soffriva di depressione e prendeva dei farmaci. “Pensavamo che stesse migliorando, ma ora sappiamo che stava lottando, non abbiamo mai visto il dolore dietro il sorriso”. Secondo Carolyn, il giorno prima del suicidio Kenny aveva mandato al suo avvocato una mail contenente le offese che gli venivano rivolte sui social.