Lo sport senza ombra di dubbio è in grado di aiutare i ragazzi nella propria crescita. Dedicarsi anima e corpo ad una disciplina renderà il ragazzo una persona in grado di comprendere quanto sia importante la costanza e l’impegno.
Non sempre però le cose vanno come dovrebbero andare. Ne è la dimostrazione una recente vicenda che ha coinvolto un giovane calciatore di 14 anni ed un arbitro donna di 22.
Siamo a Mestre, nel corso della partita della categoria giovanissimi Treporti-Miranesi. L’incontro è arbitrato da una giovane ragazza, Giulia Nicastro, che, sin dal fischio di inizio, ha iniziato a subire insulti dagli spalti. Per tutto l’incontro infatti è stata invitata a prostituirsi.
A seguire il cattivo esempio dei genitori, ci ha pensato il giovane calciatore di 14 anni il quale si è abbassato i pantaloni e l’ha invitata ad avere un rapporto sessuale con lui, in caso contrario, si sarebbe fatto espellere.
Scene vergognose nel 2019. La ragazza è stata aiutata a superare il dramma da operatori nel campo psicologico. Sono seguite le scuse da parte del Treporti. Il giovane calciatore è al momento sospeso e al riguardo i vertici della società dichiarano: «Non giocherà più con noi, a prescindere dalla decisione della giustizia sportiva. Non possiamo fare altrimenti. Ma non sarà un’esclusione fine a sé stessa, individueremo nei prossimi giorni un’iniziativa di sensibilizzazione che lo coinvolgerà».
Riguardo ai genitori: «Dei venti presenti solo una sparuta minoranza, al massimo quattro persone ha offeso la direttrice di gara. Stiamo cercando i loro nomi: saranno invitati a scusarsi pubblicamente con l’arbitro, quindi ad allontanarsi dalla società. Quando accaduto è grave e non ci appartiene».