È uscito da alcuni mesi l’ultima fatica Disney Pixar: Inside Out.
Oltre ad essere un film piacevolissimo, Inside Out ha tantissimo da insegnare ad adulti e bambini.
Breve bignami per chi non lo avesse visto: si segue la storia di una bambina, Riley, guardando ciò che succede nella sua testa durante ogni situazione che affronta. Qui cinque emozioni, Gioia, Rabbia, Disgusto, Tristezza e Paura, alternano la gestione dei momenti e dei ricordi, dando forma pian piano alla personalità di Riley.
Guardando Inside Out, i bambini possono appassionarsi all’avventura di Gioia e Tristezza, sperdute nei meandri della mente, possono divertirsi nelle parti comiche, ma possono soprattutto trarre un importantissimo insegnamento: NON AVER PAURA DELLA TRISTEZZA!
Forse è un messaggio un po’ troppo complicato per giungere nella sua forma più completa, ma apprezzando questo film, anche inconsciamente, arriverà per lo meno il sentore che, a volte, i sentimenti tristi sono necessari per crescere.
Riley, infatti, ha bisogno di rivivere i suoi ricordi, che un tempo erano felici, in chiave malinconica, senza far finta di nulla o cercare di dimenticarli inutilmente. Vivere senza ricordi e senza emozioni non porta a nulla, come ben mostra il film con l’apatia della ragazzina (emblematica la scena sul bus).
La tristezza, invece, può essere vista come un transito, un necessario passaggio per interiorizzare ricordi e situazioni. C’è un’occasione di crescita da non perdere, nella tristezza.
Chiariamo: né Inside Out né questa recensione sono un inno alla sofferenza. Tutti noi vorremmo una vita piena di pallini gialli (quelli che nel film indicano gli eventi gioiosi), ma si tratta di indicare un possibile atteggiamento costruttivo in situazioni difficili, che prima o poi, ahinoi, accadono.
Non a caso la piccola Riley passa, alla fine del film, ad una nuova fase della vita, la pubertà. La sua non è soltanto una crescita anagrafica, ma anche una maturazione personale e interiore.
Tutto questo serve ai bambini, ma probabilmente anche agli adulti.
Dunque non mi resta altro che darvi due consigli. Il primo: fate vedere Inside Out ai vostri figli e alunni. Il secondo: guardatelo con loro!