Una docente di scuola secondaria di Fabriano è stata sospesa perché sprovvista di green pass e per essersi rifiutata di sottoporsi a tampone. L’insegnante, Roberta Salimbeni, ha scritto una lettera in cui spiega le sue ragioni.
“Se io devo fare il tampone per verificare la mia negatività, e per tutelare eventualmente chi mi è vicino, parimenti dovrebbero sottoporvisi anche coloro che hanno ricevuto la doppia dose di vaccino, perché non sono esenti da contagio. Non ho il certificato verde perché è discriminatorio e ufficializza quella pericolosa spaccatura sociale, che da tempo si sta delineando e sta creando sospetto, paura, rancore tra le persone, che invece dovrebbero essere tra loro solidali e unite. Non ho il certificato verde, perché in libertà ho scelto di non vaccinarmi. Non ho il certificato verde, perché non trovo corretto che le istituzioni abbiano prima dato la possibilità di scegliere poi l’hanno resa obbligatoria in modo surrettizio, pena l’esclusione dalla vita sociale e addirittura dal lavoro.
Vorrei che i miei alunni con i genitori e il mio dirigente pretendessero da me non un certificato fasullo, che attesta nulla, ma certificati che attestino la mia preparazione e le mie competenze. Vorrei anche che i miei colleghi ‘certificati’ si indignassero come e quanto me. Ci dovrebbe essere richiesto un certificato che attesti le capacità relazionali ed empatiche, la dedizione e la passione.
Spero di avere la forza e la costanza di perseguirla, confido nell’onestà intellettuale dei miei colleghi ai quali chiedo sostegno e mi auguro che i miei alunni e le loro famiglie capiscano la mia posizione, anche se potrebbero non condividerla”.