Per ogni giorno di scuola di questi ultimi tre anni, ho iniziato la lezione con una poesia. Quando ho preso questo impegno, ho temuto che avrei potuto non avere le capacità (o abbastanza poesie coinvolgenti) per sostenere tutti i 184 giorni di lezione. E non ero l’unico scettico. Ogni anno, ho notato qualche di occhiata di sbieco e delle sopracciglia aggrottate quando ho illustrato la routine quotidiana di apertura per il corso. Ma adesso, gli studenti iniziano le proprie lezioni di inglese con Billy Collins, Mary Oliver, Robert Pinsky, Rumi, Basho e Shakespeare. Queste voci, contemporanee e classiche, hanno contribuito a definire la cultura della mia classe, al punto che, in quelle rare occasioni in cui ho posticipato la “Poesia del giorno” fino alle ore più tarde del corso, i miei studenti mi hanno interrogato a tal proposito. Confesso che ciò mi fa sorridere.
Quindi, se il Mese Nazionale della Poesia di quest’anno ti ispira a prendere in considerazione l’idea di recitare una poesia al giorno nella tua classe, magari anche solo per il mese in corso, dai un’occhiata ai quattro motivi qui di seguito elencati, in ragione dei quali potrai considerarla come una buona pratica quotidiana. Come ulteriore bonus, ho incluso anche qualche suggerimento in materia di poesie.
1. Le Poesie Sono Brevi
Il tempo è la moneta più preziosa per un insegnante, e anche se suona come un cliché, ricordarlo non è mai abbastanza. In effetti, la prima reazione di un insegnante all’idea di iniziare ogni giorno una lezione con una poesia potrebbe anche essere: “Dove trovo il tempo?”
Ma ricorda, le poesie sono brevi. Non tutte le poesie lo sono, ma non ho mai iniziato una lezione con delle pagine del Paradiso Perduto di Milton. Anche le poesie più brevi possono portare a scoperte validissime.
Dopo aver letto una breve poesia per due volte, invito gli studenti a impegnarsi in quello che io chiamo microanalisi attraverso una cornice di sentenza interpretativa. Loro riempiono gli spazi vuoti della mia frase: “Quando la poesia dice _______, suggerisce che _______.” Gli studenti possono trovare interpretazioni abbondanti in soli pochi versi. E la parte migliore è che una breve poesia può essere letta, sezionata e discussa in pochi minuti, fornendo un ottimo riscaldamento per una lezione sulla lettura attenta.
Altre volte, conduco una lezione sulla scelta delle parole con una poesia che è più breve di 15 righe, come “Fog” di Carl Sandburg o “Wild Geese Alighting on a Lake” di Anne Porter. Noi identifichiamo e discutiamo lo stato d’animo creato dalla poesia, dopodiché sfido gli studenti a cambiare radicalmente lo stato d’animo modificando solamente cinque parole e il titolo. I risultati sono esilaranti, incentrati sull’obiettivo della lezione e veloci.
Le brevi poesie “Keeping Quiet” di Robert Bly, “The Balloon of the Mind” di William Butler Yeats, e “We Wear the Mask” di Paul Laurence Dunbar, generano tutte, nella mia classe, discussioni particolarmente ricche. La loro brevità le rende taglienti, ma i loro temi sono provocatori e attraenti per i lettori adolescenti.
Inoltre ti incoraggio a mettere le mani su alcuni fenomenali libri di haiku che sono disponibili in questo momento, dall’antologia accademica Haiku in English: The First Hundred Years al più estroso ed illustrato Guyku — A Year of Haiku for Boys e l’esilarante Suburban Haiku: Dispatches From Behind the Picket Fence, che dà forma alla satira.
2. Le Poesie Sono Intense
Un romanzo può richiedere capitoli e ore per stabilire un legame emotivo con i personaggi e la trama – una poesia può farlo in pochi secondi. Anche i lettori riluttanti possono essere catturati velocemente dalla giusta combinazione di parole disposte lungo un ritmo vigoroso.
Ogni anno, incorporo “Shock Week” nella nostra routine di poesia. Lo pubblicizzo come “più intenso di Shark Week”, che suscita la curiosità del mio pubblico di Discovery Channel. Leggiamo “Tariff” di Michelle Boisseau, una breve ed infuocata poesia sulla colpa. Leggiamo “The Terrorist, He Watches” di Wislawa Szymborska, una poesia rilassante sia per il soggetto che per il tono, dedicando un momento di riflessione sulle oscure ramificazioni dello stato d’animo dello spettatore alla vista della sofferenza altrui.
Anche le poesie divertenti possono essere intense. Gli studenti si divertono sempre con l’interpretazione cinetica-tipografica della poesia spoken-word di Taylor Mali “Speak With Conviction”. Mentre ci fa ridere di noi stessi, ci spinge anche ad affrontare i problemi sottostanti all’apatia dei nostri modelli linguistici.
3. Poesie Connesse (ad Altre Letture)
La poesia può aprire una porta per discutere delle succose e più lunghe opere di narrativa e saggistica che spesso definiscono il nostro curriculum.
Prova ad utilizzare la classica poesia “We Real Cool” di Gwendelon Brooks per introdurre il conflitto che sta dietro “The Outsiders” di S.E. Hinton.
Rumi, il poeta persiano del 13° secolo, ha scritto qualche poesia che fa eco splendidamente alle linee specifiche in “Romeo e Giulietta” di Shakespeare. Incorporando la scrittura da una cultura completamente diversa che parla degli stessi aspetti della condizione umana invia un forte messaggio sull’accettazione e la diversità.
Una volta ho usato un haiku su un falco di An’ya, un poeta naturalista solitario del Pacific Northwest, per fare un confronto sul trattamento da parte di Atticus Finch dei suoi figli in “To Kill a Mockingbird” di Harper Lee. La discussione è stata breve, ma l’haiku ci ha dato una lente attraverso cui valutare Atticus e le sue azioni, fornendoci una chiave di lettura che mai avremmo raggiunto senza la poesia (Il fatto che entrambi i testi alludano ad un uccello è stato soltanto un incidente felice, ma i bambini hanno adorato la puntualizzazione!)
4. La Poesia Ispira (scrittura)
Le poesie danno degli eccellenti spunti per la scrittura. Quando condividiamo poesie con gli studenti e li invitiamo a rispondere con le proprie idee e riflessioni, mentre imitano la forma o lo stile dello scrittore, consentiamo loro di sviluppare una voce, di lavorare a qualcosa che finirà per diventare loro. Una collega nel mio distretto scolastico, Elizabeth Jones, mi ha fatto conoscere la poesia di Elizabeth Coatsworth “Swift Things Are Beautiful”, e ti sfido a leggere questa poesia senza avere immediatamente l’impulso di voler scrivere sul trovare la bellezza negli altri opposti e nei capovolgimenti. I nostri studenti hanno scelto cose di cui scrivere che sono piccole e grandi, ruvide e lisce, comuni e sorprendenti, e svelano sempre la bellezza quando scrivono.
Penny Kittle, del famoso Book Love Foundation, mi ha fatto conoscere la poesia spoken-word di Anis Mojgani “Shake the Dust”. Il suo messaggio di gentilezza e la sua gradevole cadenza danno un invito a scrivere sulle persone del nostro mondo a cui non è stata data una voce. In tal modo, gli studenti possono trovare la propria.
Anche le poesie in forma di lista, che a prima vista possono sembrare semplici, come “Words That Make My Stomach Plummet” di Mira McEwan o “What I Like and Don’t Like” di Phillip Schultz possono dare agli studenti la possibilità di pensare e scrivere liste eccentriche che definiscano la loro personalità.
Per la verità, potrei scrivere per ore sulle esperienze positive delle quali ho goduto con gli studenti nel corso degli ultimi tre anni utilizzando una poesia per iniziare la lezione ogni giorno. Se questa è una strategia che avresti da sempre voluto provare, ti incoraggio a farlo durante il Mese Nazionale della Poesia del 2016. Credo proprio che tu (e i tuoi studenti) non ne potrete fare più a meno!
Brett Vogelsinger, insegnante – fonte http://edut.to/1XiJabm