Novità in vista per l’inclusione a scuola degli studenti che hanno bisogno del sostegno, purtroppo non piacevoli.
È stato infatti deciso che non si considererà più quanto lo studente sia grave, ma si terrà conto del “debito di funzionamento”, ossia delle competenze acquisite nel corso dell’anno. Ciò determinerà le ore di sostegno necessarie.
Duro il commento del sindacato FLCGIL: “Intravediamo in questo meccanismo il rischio di assegnazione al ribasso dei docenti di sostegno e di conseguente penalizzazione dei processi di inclusione. L’Amministrazione ha specificato che il Decreto non avrà ricadute immediate sugli organici e che, comunque, si tratta di un tema su cui la Direzione dello studente non ha competenze specifiche”.
Anche la Uil è dello stesso avviso: “Dietro un linguaggio forbito si nasconde il taglio degli organici in un settore che rappresenta il fiore all’occhiello dell’Italia nel mondo, riducendo così il diritto allo studio di questi ragazzi. La chiave di lettura vera la troviamo all’interno della relazione tecnica alla legge di bilancio dove da una parte si sbandierano 25.000 nomine in ruolo per i prossimi tre anni ma nello stesso tempo non si dice che avremo una riduzione in organico di diritto da subito di 1.800 posti e in futuro una riduzione di ulteriori 5.000 posti l’anno. Tutto questo porterà ad un risparmio per l’amministrazione di 180 milioni l’anno sulla pelle dei ragazzi con disabilità e delle loro famiglie.”