Come si insegna a “apprendere ad apprendere”?
Ecco una delle domande più importanti che dovrebbero girare per la testa di un insegnante, sempre, e in modo particolare alla scuola primaria e nei casi di difficoltà cognitive e disabilità.
Insegnare a usare, ma soprattutto a sviluppare le abilità cognitive e trasversali di un alunno è molto importante, perché proprio su questa capacità il discente assumerà tutte le conoscenze specifiche del sapere, riuscirà ad adattare la sua mente a contesti e metodi differenti e a trasferire i suoi schemi generali di ragionamento in ambiti specifici. Ovvero, svilupperà quell’abilità che con un nome moderno e anglosassone chiamiamo problem solving.
Ma torniamo alla domanda di partenza: che cosa può fare in proposito un insegnante?
Anzitutto, considerando la natura interdisciplinare di queste abilità, occorre avere a disposizione gli strumenti giusti: parliamo di libri, ma anche di software di programmazione, oggetti e giocattoli come le costruzioni, il “vecchio” Meccano o il Lego, oppure dei nuovi sociable robots. Ovviamente ogni strumento sarà allineato al livello di scolarizzazione che prendiamo in esame, e sarà introdotto come laboratorio e in funzione di un preciso obiettivo di apprendimento.
L’interazione dell’alunno con i robot, oppure l’interfaccia con un software di programmazione che richieda la soluzione di un problema, e ancora l’uso dell’immaginazione con le costruzioni, stimoleranno le abilità cognitive e trasversali dei nostri bambini, allenandole di volta in volta e ampliando la loro immaginazione e la loro autonomia.
In generale, gli alunni che oggi sviluppano queste abilità cognitive e trasversali, accrescendo così la loro capacità di adattamento flessibile a contesti diversi, saranno i lavoratori richiesti nel mondo di domani, quando la produzione standardizzata sarà quasi completamente affidata alle macchine e a fare la differenza, in questi contesti mutevoli, sarà proprio il modo di ragionare che stiamo insegnando oggi alle scuola primaria.
Insegnare ai bambini a sviluppare le abilità cognitive e trasversali, la logica e l’immaginazione, aiutarli a trasformare un’idea in qualcosa di reale, è già un imperativo nel mondo della scuola. Per questo, anche gli insegnanti di oggi devono imparare a sviluppare le abilità cognitive e trasversali dei loro alunni.
Lo stesso discorso, a maggior ragione, vale per quelle situazioni che presentano problematiche come disabilità intellettive ritardi nell’acquisizione delle abilità cognitive.
La riabilitazione, il sostegno e il recupero passano necessariamente attraverso il l’accrescimento delle abilità cognitive e trasversali, con l’applicazione di precise metodologie e l’utilizzo di materiali operativi adatti al percorso di potenziamento.
COME POTENZIARE LE ABILITÀ COGNITIVE, CURRICOLARI E TRASVERSALI
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