I litigi in casa solitamente sono sempre visti con un’accezione negativa. Eppure, questa corrente di pensiero ormai antiquata, è stata largamente superata. Infatti si pensa che i litigi siano importantissimi per i bambini, soprattutto perché utili per il loro percorso di crescita personale. È importante soprattutto che i piccoli imparino a gestire i litigi senza l’intervento dei genitori.
Il pedagogista Daniele Novara, fondatore del Centro PsicoPedagogico per la pace e la gestione dei conflitti, è promotore del metodo maieutico. Secondo Novara, il litigio è importante poiché permetterebbe al bambino di scoprire punti di vista differenti. Questo fa sì che il piccolo venga stimolato ed impari l’empatia. Questo porta dunque a trovare nuove soluzioni che riescano ad accontentare i “litiganti”.
Per far sì che il litigio sia costruttivo e funzionale, il genitore non deve interpretare il ruolo del giudice, ma deve aiutare i piccoli a mettersi d’accordo. Novara spiega: «Non mettetevi in mezzo alla ricerca di un colpevole, chiedendo “Chi è stato?”, “Chi ha cominciato? Piuttosto aiutate i bambini a parlarsi tra loro: fate esprimere a ciascuno la propria versione dei fatti e lasciateli liberi di sfogare le emozioni reciproche, invitandoli però a rispettare quello che pensa e prova l’altro».
Infine conclude: «I bambini sono capaci, molto più di noi adulti, di litigare senza strascichi e con successo: se avranno litigato bene, senz’altro, da grandi, litigheranno meglio».
Insegnare ai bambini a litigare in maniera costruttiva si rivelerà indubbiamente utile nell’età adulta, divenendo dunque in grado di affrontare al meglio questa tipologia di situazioni.