Un giovane sordo di Salerno, Davide Vitolo, ha recentemente raggiunto un traguardo eccezionale: il suo diploma di maturità con il massimo dei voti. Questa è una vittoria sia per Davide che per la scuola statale, che ha dimostrato l’efficacia dell’inclusione attraverso la sinergia tra diverse istituzioni. Davide, insieme ad altri quattro compagni di classe, ha seguito un percorso di studi presso il liceo Alfano I, ricevendo il sostegno di interpreti in lingua dei segni (Lis) forniti dall’Asl, dall’Istituto Smaldone e dalle autorità locali. Nonostante il successo ottenuto, Davide non si accontenta. È un giovane ambizioso che ha grandi sogni per il suo futuro. Desidera far parte della nazionale di calcio per sordi e laurearsi in informatica il prima possibile. Davide è un esempio di determinazione e passione, e i suoi professori lo hanno sempre incoraggiato a essere sempre affamato di conoscenza e a osare oltre i limiti.
La storia di Davide rappresenta l’essenza della scuola inclusiva, che offre opportunità di successo a tutti gli studenti. Il liceo Alfano I ha accolto Davide nel 2018 grazie a un progetto sperimentale sostenuto dall’assessorato alle pari opportunità, dalla Regione e dall’Asl. Questo progetto, unico in Italia, ha coinvolto la collaborazione con l’Istituto per sordi Filippo Smaldone, un istituto dedicato all’accoglienza di persone sorde e udenti. Non è stato un percorso facile, ma Davide è riuscito a superare tutte le difficoltà incontrate lungo il cammino.
Dopo aver ottenuto il diploma con grande successo, Davide si sente profondamente soddisfatto e fiero di se stesso. Ha affrontato numerosi sacrifici e notti insonni, ma tutto il suo duro lavoro ha dato i suoi frutti. Anche se è felice di raggiungere la maturità, Davide si sente triste nel lasciare alle spalle la sua quotidianità e tutto ciò che la scuola rappresenta per lui. Ritiene che questo tipo di progetto dovrebbe essere diffuso in tutta Italia, affinché altri studenti abbiano la stessa opportunità che ha avuto lui. Ogni giovane ha il diritto di accedere all’istruzione e al sapere, e tutti devono sentirsi inclusi e trattati alla pari.
Durante il suo percorso scolastico, Davide ha trovato una nuova vita. Ha fatto amicizie, si è innamorato di Maria, che è anche sorda, e ha tracciato insieme alla preside, Elisabetta Barone, ai suoi professori e agli interpreti il percorso verso il successo scolastico. Alla fine, ha ottenuto brillantemente il suo diploma di maturità, con una prova orale eccellente secondo la commissione esaminatrice. Per il suo esame di italiano, ha scelto la traccia sull’insegnamento scientifico di Piero Angela. Ora Davide guarda al futuro e considera l’opportunità di frequentare l’università a Roma o altrove. È pronto a chiudere la porta della scuola e ad affrontare nuovi traguardi senza mai arrendersi.
Davide esprime la sua gratitudine verso la sua famiglia, gli assistenti alla comunicazione e gli insegnanti di sostegno che lo hanno sostenuto durante tutto il percorso, risolvendo qualsiasi difficoltà e fungendo da spalla su cui appoggiarsi. Apprezza anche il sostegno del Comune e della cooperativa Fondazione Carisal. Ringrazia particolarmente la preside Barone per avergli concesso la possibilità di seguire la scuola in modo autonomo e l’Istituto San Filippo Smaldone per averlo accolto come un membro della famiglia.
Nonostante le sfide affrontate, il cuore di Davide è rivolto ai suoi compagni di classe. Afferma di aver vissuto un viaggio indimenticabile con loro, un’esperienza che custodirà gelosamente nel suo cuore. La pandemia e gli anni di didattica a distanza sono stati difficili, con problemi di connessione internet instabile e la necessità di mantenere le distanze e l’isolamento. Tuttavia, Davide e i suoi compagni sono riusciti a superare tutto. Infine, Davide dedica il suo diploma d’eccellenza alla sua nonna Anna, che purtroppo è deceduta poco prima che lui sostenesse la seconda prova. Ora può dire con orgoglio alla sua nonna in cielo di essersi diplomato, e sa che lei è sempre stata al suo fianco in tutto questo percorso.