Il Prof in Pensione: “Chiedo alla Scuola di Dedicarsi a Formare Persone, Non Mini-Lavoratori Capaci Velocemente di Produrre”

Quando Enzo Novara ha deciso di ritirarsi, gli studenti hanno voluto onorare il suo lungo impegno nell’educazione con un caloroso applauso, come se stessero salutando un grande campione che si ritira.

In un mondo in cui l’educazione spesso si riduce a numeri e test standardizzati, la passione e l’impegno di Novara ci ricordano che le persone sono al centro dell’educazione.

In un’intervista rilasciata a La Repubblica, Novara ha sottolineato quanto sia importante concentrarsi sull’aspetto umano dell’apprendimento. Ha detto: “La scuola dovrebbe formare persone, non solo futuri lavoratori”. Questo processo educativo non riguarda solo l’acquisizione di conoscenze, ma anche l’empatia, le relazioni e l’essenza dell’umanità. Trovare un equilibrio tra l’aspetto emotivo e quello cognitivo è essenziale per una formazione completa.

Ma come possono gli insegnanti mantenere questa visione di fronte alle pressioni esterne? Novara invita i suoi colleghi a non perdere mai il senso di orgoglio per la loro professione, nonostante le sfide burocratiche e le pressioni sociali. Sostiene che la libertà di insegnamento debba essere difesa contro le tendenze contemporanee e la burocrazia oppressiva.

Nel panorama attuale, le famiglie possono sembrare spesso in conflitto con la scuola. Tuttavia, Novara suggerisce una visione più equilibrata: i genitori dovrebbero prendersi un po’ di distanza dai propri figli per riuscire a vederli con più chiarezza. Non dovrebbero cercare di dominarli o soffocarli, ma piuttosto dovrebbero offrire sostegno e consentire ai figli di affrontare le sfide.

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