Joseph James DeAngelo, ex poliziotto di 74 anni ha deciso di ammettere i suoi reati per evitare pene più severe.
La lunga storia del “Golden State Killer” potrebbe essersi finalmente conclusa, Joseph James DeAngelo Junior ha ammesso 13 omicidi durante il processo di lunedì avvenuto a Sacramento in California. Avrebbe deciso di ammettere i reati evitando così la pena di morte, sostituita in questo caso con 11 ergastoli da scontare.
Il 74enne si è presentato in tribunale in sedia a rotelle e con il camice arancione da carcerato, per poi accettare le accuse.
Secondo alcune indagini l’uomo sarebbe responsabile di circa 100 omicidi e 50 stupri, tutti avvenuti tra gli anni 70 e 80 in varie zone dello stato della California.
Il condannato infatti era solito a colpire Sacramento, la Baia di San Francisco ed altre città della costa sud-ovest, entrando in casa delle vittime solitamente mentre dormivano per ucciderle o violentarle anche davanti ai loro partner.
Negli anni l’uomo era riuscito ad agire in sicurezza controllando spesso le pagine dei giornali che raccontavano delle sue vicende per perfezionarsi ed agire indisturbato. Dopo lunghi anni però era stato incastrato da delle tracce di DNA confrontate anche con un suo familiare, nel 2018 era stato arrestato grazie alla tenacia al detective Paul Holees che ha indagato decenni interi su questo “Cold Case” per riuscire a catturare il colpevole.