Una tratta di bambine siriane di una cultura che lascia sole e senza aiuto.
Non cala il triste fenomeno delle spose bambine siriane anzi a quanto pare, secondo l’Unicef, sono aumentate. Una tipica tradizione locale che mette in condizioni uomini adulti di contrarre matrimonio acquistando la sua sposa che è una bambina.
Le piccole lasciate da sole con uomini sconosciuti che abusano di loro trattandole come mogli non trovano altra soluzione se non quella di suicidarsi.
Cultura o tratta di bambine?
Lo stato Siriano dichiara che questa pratica è assolutamente legale. Ciò nonostante l’Unicef ha condotto uno studio in cui si scopre che le bambine vengono “comprate” dai loro futuri mariti. Una vera e propria compravendita di schiave.
Una volta contratto il matrimonio, sempre secondo la legge islamica, il marito ha tutto il diritto di avere rapporti sessuali con la neo moglie e quindi non si professa il reato di pedofilia. Ciò nonostante molti sono i casi di morti a causa di violenze sessuali che subiscono le piccole.
Le spose bambine sono un dramma di cui la cultura europea sta cercando di porre un rimedio, ma senza soluzione. La Siria ammette questa tradizione e non ha alcuna intenzione di eliminarla. Un dramma che ha aumentato i suicidi di queste bambine del 35% in più rispetto all’anno scorso.
Una schiavitù indifferente alle autorità
Le spose bambine una volta che giungono nella loro nuova casa, con il marito, sono costrette a rapporti sessuali non consensuali. Nonostante molte giovanissime abbiano avuto il coraggio di fuggire e tornare dalle famiglie, si sono viste riportate indietro e abbandonate dai genitori. Nella loro cultura cercare il divorzio è un disonore che ricade su tutta la famiglia.
L’epilogo è quello che alla fine sono migliaia di bambine che preferiscono togliersi la vita che continuare a vivere come schiave. Tutto questo sotto gli occhi delle autorità che non si occupano di un fenomeno allarmante.