La politica, specialmente negli ultimi anni, sta entrando sempre più in profondità nelle vite dei cittadini. Complici anche i social, la politica è diventata all’ordine del giorno, coinvolgendo sempre di più la popolazione che partecipa al dibattito politico in maniera vivace.
La politica però ha da sempre coinvolto l’ambiente scolastico. In particolare, nell’ultimo periodo, si sta discutendo molto riguardo la regionalizzazione delle scuole. A tal proposito, il Segretario Unicobas Stefano d’Errico, si è espresso in questi termini nei confronti dell’onorevole Luigi Gallo (M5S): «State lasciando la scuola in mano alla Lega, è lei che detta la politica».
Ha dunque proseguito: «Le grandi scelte di questo esecutivo dovevano essere l’abrogazione della Legge 107 e lo stato giuridico dei docenti, che non può essere quello impiegatizio: invece non avete fatto nulla. E, ora, se dovesse passare la regionalizzazione, sappiate che voi del Governo avrete chiuso i conti con la scuola».
Parole dure a cui però Gallo ha controbattuto. L’onorevole infatti non si dice favorevole alla regionalizzazione e sottolinea che in realtà la Lega non ha preso minimamente il sopravvento per quel che riguarda l’istruzione pubblica: «La Nostra politica sul tema della scuola in Parlamento, anche nella Commissione che presiedo, sta producendo progetti di legge e interventi importanti, come la cancellazione delle classi pollaio, il numero chiuso all’Università, come il M5S sta anche lavorando sul numero di laureati».
Ha dunque proseguito sottolineando l’inversione di tendenza: «Sulla scuola, università e ricerca gli investimenti, anche sulle risorse, in questo primo anno di Governo gli investimenti sono stati minimi, però abbiamo fatto registrare un’inversione di tendenza. Possono sembrare segnali e interventi finanziari inadeguati rispetto alle aspettative, tuttavia, considerando l’alta mole di interventi che abbiamo in VII Commissione, è nostra intenzione incrementarli».