Lo psichiatra Paolo Crepet parla del rapporto tra scuola e ragazzi oggi durante la presentazione del suo ultimo libro.
“Tutto quello che è comodo è stupido, scrivetelo nella camera dei vostri ragazzi. E una scuola che non boccia è una scuola marcia” dichiara.
“Una scuola che non boccia è una scuola marcia. Un quattro in un’interrogazione è per uno studente un’esperienza mistica. E invece… Stiamo costruendo una società in cui gli adulti vogliono il male di coloro che hanno messo al mondo. La vera trasgressione oggi è studiare, fare le cose fatte bene” continua.
“Ho scritto questo libro perché sono molto preoccupato. Seriamente preoccupato di questo mondo, di questa terra. Basta andare indietro di una generazione e mezza: pensare al coraggio delle donne e degli uomini che sono riusciti a tirar su l’Italia e le aziende, quando al mercato nero non c’erano nemmeno le patate. Ora che ci siamo riempiti lo stomaco di tortellini le cose sono cambiate” prosegue.
“A un certo punto si è cominciato a pensare che andava bene cosi, che è meglio sdraiarsi e vedere sdraiati i figli sul divano, tanto abbiamo tutto il necessario” Crepet infine afferma che vogliamo male a chi abbiamo messo al mondo: “Già da quando gattonano risolviamo loro tutti i problemi. La verità è che li ricattiamo perché vogliamo che se ne stiano con noi, anche se interconnessi. Insegniamo invece ai nostri ragazzi che vadano in giro“.