La 48enne nomade ha abbandonato un feto di 8 settimane, il fatto è stato confessato da lei stessa dopo il ricovero avvenuto per una grave emorragia ginecologica.
Una donna di 48 anni nomade ha fatto una macabra dichiarazione che sconvolto i medici del policlinico Casalino a Roma: “Ho partorito e poi ho gettato il feto in un cassonetto”.
La donna era stata ricoverata e sottoposta ad un intervento di urgenza a causa di una grave emorragia ginecologica raccontando cosa le era accaduto. Il fatto si è verificato martedì scorso, l’aborto spontanea sarebbe avvenuto al campo nomadi situato in via Salviati, nella periferia meridionale della capitale. Il feto era stato avvolto in un asciugamano e gettato nell’immondizia per dopo essere svuotato nell’autocompattatore dell’AMA.
I sanitari, dopo aver ascoltato le parole della donna hanno avvertito le forze dell’ordine che si sono subito messe alla ricerca del piccolo all’interno della discarica senza successo. Le indagini continueranno per stabilire le dinamiche della vicenda.