Gramellini: “Mi Viene il Dubbio che a Dettare Certi Provvedimenti Difensivi sulla Valutazione Non Sia Tanto L’Aumentata Fragilità degli Alunni, Quanto Quella di Genitori e Professori”

Nella sua rubrica “Il caffè” pubblicata sul Corriere della Sera, il noto giornalista Massimo Gramellini ha condiviso la sua opinione riguardo al liceo Bottoni di Milano, che ha recentemente deciso di eliminare le pagelle del primo quadrimestre.

Gramellini ha sollevato il dubbio che dietro a tali decisioni non ci sia tanto la crescente fragilità degli studenti, ma piuttosto quella dei genitori e degli insegnanti, spaventati dall’idea che i giovani possano confrontarsi con il rischio di fallire. Il giornalista ha condiviso un episodio della sua vita da studente per illustrare questo punto:

“Forse in passato eravamo meno sensibili, ma ricordo la sera in cui, durante la cena, confessai a mio padre di aver ottenuto un brutto voto in matematica. Avevo lo stomaco chiuso e non toccai il cibo. Mio padre invece mangiò con gusto e, alzandosi da tavola, mi disse semplicemente: ‘Vai a studiare le equazioni perché domani mattina ti farò un interrogatorio’. Penso che quella notte mio padre abbia dormito benissimo, e se anche ha pensato che stavo soffrendo, lo ha considerato un passo necessario per la mia crescita.”

Gramellini ha concluso con la sua opinione personale sulla questione: “Al solo pensiero che mio figlio un giorno potrebbe tornare a casa con un brutto voto, già ora provo l’impulso di rassicurarlo, incoraggiarlo e proteggerlo, pur di non togliergli l’illusione che la vita non sia solo una pianura, ma anche una serie di saliscendi. Forse sono un padre più indulgente di mio padre, ma mi chiedo se questo mi faccia diventare un padre migliore.”

Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Lazio, ha invece criticato le parole di Gramellini, definendole leggere e approssimative. Ha sottolineato che il giornalista sembra parlare in modo superficiale di un argomento cruciale nel contesto scolastico, basandosi su un’esperienza personale. Ha paragonato la situazione a un dirigente scolastico che critica l’inutilità dell’ibuprofene solo perché non ha risolto il suo mal di denti. Costarelli ha infine suggerito che la discussione sulla valutazione, sui giudizi descrittivi e sui voti dovrebbe essere affrontata da esperti del settore con la competenza e la preparazione necessarie.

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