Interessante analisi quella condotta in 3 istituti di primo grado (per un totale di 682 ragazzi) e 5 scuole di secondo grado (4.546 studenti) situate a Pavia. Questi dati permetterebbero di avere una panoramica più approfondita sulle attività praticate dai giovani.
Negli istituti di primo grado lo smartphone la fa da padrone, venendo utilizzato per la maggior parte del tempo da ragazze (63%). Solitamente le studentesse lo utilizzano per chattare, mentre i ragazzi giocano per lo più ai videogames. In entrambi i casi, queste attività occupano almeno 2 ore di tempo al giorno.
Per quanto riguarda la scuola secondaria di secondo grado, le ragazze non praticano più nessuno sport (21%) mentre il 43% dei ragazzi non si dedicherebbe più alla lettura. Inoltre l’80% di essi non frequenta alcun tipo di associazione giovanile.
Il 15% del campione spenderebbe soldi in slot machine e gratta e vinci, mentre è crescente la spesa per quel che riguarda la droga ed alcol. Il 31% dei ragazzi non ha una paghetta settimanale ma riceve soldi quando li richiede, mentre il 22% riceve un fisso settimanale che va tra gli 11 e i 30 euro settimanali.
I soldi vengono utilizzati (nel 45.57% dei maschi ed il 39.7% delle femmine) per acquistare alcolici; il 20.14% dei maschi ed il 7.95% delle femmine invece preferisce comprare marijuana e derivati. Infine l’11% dei maschi ed il 3% delle ragazze preferisce spenderli in cocaina o altre sostanze stupefacenti.
La ricerca però rende noto come ci sia una reale consapevolezza legata alle dipendenze (da sostanze e gioco d’azzardo), ma per alcuni di essi ci sono ancora preoccupanti incertezze.
Per quanto riguarda la tipologia di famiglia che si è andata a delineare in questi ultimi anni in Italia, i dati offrono uno spaccato interessante: il 18.6% non vive con il padre, il 3.2% non vive con la madre, il 14.4% vive con almeno un parente che non è il genitore, il 7.7% vive con un genitore acquisito e 1.4% non vive con i genitori.