Una nuova pratica discutibile sta prendendo piede su TikTok, coinvolgendo gli studenti che trasmettono in diretta direttamente dalle aule. Questo fenomeno si sta diffondendo velocemente in tutto il paese e le trasmissioni in diretta, consentite solo a chi ha almeno 16 anni e mille follower, sono più comuni durante le mattine.
Gli studenti, focalizzati sulla telecamera, cercano di aumentare il numero dei loro seguaci o di guadagnare qualche soldo attraverso donazioni virtuali. È interessante notare che gli insegnanti non vengono mai ripresi durante queste trasmissioni, preservando così la loro privacy.
Le trasmissioni in diretta diventano un momento di interazione intenso tra gli studenti e gli spettatori, spesso caratterizzate da commenti inappropriati o sfide. Questo tipo di interazione inevitabilmente distrae gli studenti dalle lezioni, influenzando negativamente il loro apprendimento e l’ambiente scolastico.
I regali virtuali, che possono essere convertiti in denaro reale, rappresentano un’ulteriore tentazione per gli studenti. Nonostante la maggior parte di chi cerca di emergere guadagni solo somme modeste, l’idea di poter guadagnare rimane attraente.
L’uso non autorizzato del cellulare a scuola è vietato, poiché non solo viola le regole scolastiche, ma può anche compromettere la privacy attraverso la diffusione non autorizzata di contenuti legati all’ambiente scolastico.
Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, ha sottolineato al Corriere della Sera l’importanza della concentrazione in classe e del rispetto delle regole. Giannelli ha suggerito di valutare la possibilità di impedire l’accesso a TikTok dalle reti scolastiche, riconoscendo tuttavia le sfide dovute alla capacità degli studenti di aggirare i filtri utilizzando i loro dati mobili. In alcune scuole, si è addirittura giunti al punto di chiedere agli studenti di consegnare i cellulari all’ingresso, ma questa soluzione presenta difficoltà logistiche e di sicurezza.