Su Il Tirreno, Valeria Zannoni, insegnante ed esperta in educazione, esprime preoccupazioni importanti in merito al processo di selezione delle scuole superiori.
Gli Open Day, secondo la docente, spesso si trasformano in “teatrini colorati e luminosi” che non riflettono fedelmente la vita quotidiana nelle istituzioni educative. Le sue riflessioni evidenziano una differenza notevole tra l’immagine idealizzata presentata durante gli Open Day e la realtà quotidiana affrontata dagli studenti.
Zannoni mette in luce la discrepanza tra la rappresentazione positiva dei licei durante questi eventi e l’alto tasso di abbandono scolastico nella realtà. Questo contrasto solleva interrogativi sulla validità delle promesse fatte durante gli Open Day e sulla loro coerenza con l’esperienza effettiva degli studenti.
Le testimonianze degli studenti eccellenti, spesso presentate come esempi durante gli Open Day, sono messe in discussione da Zannoni. La docente suggerisce che l’eccellenza degli studenti non riflette necessariamente l’ambiente scolastico, ma piuttosto il loro talento innato e le condizioni favorevoli in cui si trovano.
Zannoni esprime anche dubbi sull’onestà degli insegnanti partecipanti agli Open Day, poiché presentano un’immagine idealizzata della scuola che non corrisponde alla realtà. Questo solleva preoccupazioni riguardo al divario tra le promesse di un ambiente educativo inclusivo e di supporto e la dura realtà che molti studenti devono affrontare.
La docente condivide la sua esperienza diretta sugli effetti negativi sul morale e sul rendimento degli studenti, soprattutto quelli nuovi o con difficoltà di apprendimento. Le sue osservazioni sottolineano la necessità di un approccio più autentico e supportivo verso gli studenti.
Per affrontare queste problematiche, Zannoni suggerisce un esame di coscienza per gli insegnanti e propone che gli Open Day includano le esperienze reali degli studenti, specialmente di coloro al primo anno. Questo potrebbe offrire una visione più bilanciata e sincera delle scuole ai futuri studenti.