La scorsa notte nella sede della polizia municipale di Mirandola (Modena) un incendio ha provocato il decesso di due donne e il ferimento di 20 persone, di cui quattro in modo grave.
L’incendio sarebbe di natura dolosa e le forze dell’ordine avrebbero già fermato il piromane, un ragazzino extracomunitario, forse marocchino. Avrebbe appiccato il fuoco dopo essersi introdotto nell’edificio forzando l’entrata. Il movente è probabilmente una vendetta per una sanzione.
Il comandante dei vigli urbani di Mirandola, Leonardo Valentini, si mantiene vago: “Stiamo vagliando le modalità e le ragioni del gesto. Sono state danneggiate anche alcune auto della Municipale“.
Ai piani superiori dei locali incendiati ci sarebbero degli appartamenti, anche essi raggiunti dal fumo, mentre nell’abitazione vicina si sarebbe verificata un’esplosione che ha provocato la morte di due donne, Marta Goldoni di 86 anni e Yaroslava Kryvoruchko, la sua badante 74enne. Il marito della anziana è in grave condizioni.
Il vicepremier Matteo Salvini ha postato su Facebook: “Una preghiera e un abbraccio alle famiglie delle vittime. Altro che aprire i porti! Azzerare l’immigrazione clandestina, in Italia e in Europa, è un dovere morale: a casa tutti!“.