Una docente d’inglese di una scuola primaria veneta ha vissuto un periodo di forte stress a causa dell’accanimento di alcuni genitori.
Tutto è cominciato da una lettera piena di accuse inviata alla dirigente scolastica. In essa la docente veniva definita “impreparata e assenteista“. L’insegnante si è ribellata a questa etichetta e ha deciso di querelare i genitori. Dopo 4 anni ha vinto la causa.
“Si diceva che non davo abbastanza da scrivere. Non è stato semplice portare la lettera scarlatta, vivere con la sensazione di vergogna per aver fatto il proprio lavoro al meglio è una cosa orribile quella lettera era piena di falsità” rivela a Il Gazzettino.
“Alcuni genitori l’avevano firmata probabilmente senza nemmeno rendersi conto dei contenuti. Ma ero stanca di vivere una condizione del genere. Le famiglie devono tornare ad aver fiducia nel lavoro che viene fatto dagli insegnanti” continua.
Anche la Gilda interviene in merito e spiega: “Le accuse alla docente sono state messe per iscritto, ma anche veicolate tramite WhatsApp e perfino attraverso gli alunni, utilizzati come postini, come per fare volantinaggio, creando un’ampia diffusione a danno dell’immagine dell’insegnante“.
“Si è trattato di un accanimento, una vera e propria gogna mediatica ai danni della docente“. I colleghi hanno prontamente difeso l’insegnante davanti al Giudice di Pace, spiegando che le assenze erano legate a problemi di salute.
“È stata una questione di principio, spero che possa servire anche per altri: i docenti che fanno il loro lavoro devono essere lasciati in pace, non messi alla gogna” ha concluso la docente. I genitori si sono scusati e l’insegnante ha chiesto come risarcimento una donazione da devolvere alla scuola.