Francesco Mandelli, conduttore televisivo, attore, sceneggiatore, cantante e conduttore radiofonico, ha deciso di misurarsi nel suo nuovo lavoro (dal titolo “Bene ma non benissimo”) su un tema per lui molto sentito: quello del bullismo.
L’attore ha lasciato alcune dichiarazioni proprio riguardo a questo argomento: “Vicende come quelle di questi ultimi giorni mi lasciano attonito, quando andavo a scuola c’era grande rispetto per i professori e in famiglia mi dicevano che le parole dei professori erano vangelo, temo che ora le famiglie non insegnino più che l’autorità degli insegnanti va rispettata”
Dunque prosegue: “Però criminalizzare ragazzini di 13, 14, 15 anni non serve, non risolve, bisogna capire da dove arrivano, come nascono i loro comportamenti e intervenire anche sulle cause. Io credo che ogni bullo prima di essere tale sia stato in qualche modo bullizzato”.
Mandelli afferma di aver assistito in più occasioni ad atti di bullismo e di essere stato sempre sinceramente dispiaciuto. In particolar modo provava empatia per i genitori della vittima. Ha quindi raccontato uno spaccato della sua vita: “Anche io da ragazzino sono stato, nel mio piccolo, bullo e bullizzato: sono cresciuto negli anni ’80 e ’90 nella provincia lombarda, che era molto sana, ma andando in giro in una ‘compagnia’ sono stato preso in giro da tutti gli altri poi, a mia volta, ho contribuito a prendere in giro altri di noi. Cose piccole però”
Tra i temi trattati nel film di prossima uscita non ci sarà quello del bullismo nei confronti degli insegnanti poiché, a dire di Mandelli, il film “Ha già un proprio equilibrio”. Ha quindi concluso il suo intervento: “Quando diventi padre il punto di vista si sposta, ti interessano cose diverse e finisci per rapportare tutto a tuo figlio: questo film, ad esempio, spero che la mia Giovanna possa vederlo fra qualche anno, quando dovrà gestire il rapporto con i suoi compagni di scuola, che le possa piacere e in qualche modo servire”