Oggi è una giornata speciale per Gabriele, il bimbo milanese di soli due anni che ha già dovuto subire un trapianto di midollo osseo. Il piccolo, infatti, è affetto da una malattia rarissima, cioè la Sfid. Si tratta di un’anemia sidroblastica congenita caratterizzata anche dall’immunodeficenza delle cellule B. In pratica, è una malattia che porta episodi periodici di febbre alta e ritardi nello sviluppo. Gabry, tra l’altro, è l’unico portatore della Sfid in Italia. Basti pensare che in tutto il mondo si registrano solo venti casi.
La storia del bambino, nei mesi scorsi, era diventata particolarmente virale, in quanto la famiglia aveva lanciato un appello per trovare un donatore di midollo. Solo una persona su 100 mila poteva essere compatibile con Gabriele. Fortunatamente, è stata trovata e il trapianto, che è durato circa mezz’ora, è andato bene. Però, da quel momento, il bimbo di due anni è dovuto rimanere in ospedale, all’interno di una stanza sterile divisa con la mamma. Il 9 dicembre scorso, però, il piccolo è stato dimesso dall’Ospedale Civile di Brescia, pur dovendo rimanere a stretto controllo dei medici.
Ma oggi è una giornata diversa. Sono passati 100 giorni dal momento in cui Gabriele ha subito il trapianto di midollo osseo. Oggi, finalmente, può tornare a casa, dalla sua sorellina Benedetta. “Non ci sembra vero. Finalmente di nuovo tutti e quattro a casa“, ha raccontato il papà.
Però, dopo l’esperienza vissuta con il figlio, i genitori di Gabriele hanno deciso di voler ricambiare il grosso “regalo” ricevuto dal donatore sconosciuto. Per questo motivo, hanno deciso di impegnarsi maggiormente nell’Associazione donatori midollo osseo (Admo). In tal senso, si occuperanno di aiutare personalmente le persone a trovare il donatore compatibile. Attualmente, in Italia, ci sono 435mila donatori che, sulla base delle percentuali di compatibilità, possono soddisfare le esigenze di solo 4 persone.