Il premier Giuseppe Conte è chiamato a rispondere a Nicola Fratoianni, Sinistra Italiana, riguardo alla vicenda che ha interessato il Ministro Bussetti. Il Ministro dell’Istruzione infatti, secondo il settimanale L’Espresso, si sarebbe fatto circondare da vecchi amici e conoscenti per rendere più agevole il suo incarico e, al contempo, per favorire le sue vecchie conoscenze.
«Cosa intende fare Palazzo Chigi dopo l’inchiesta del settimanale L’Espresso che evidenzia come l’attuale ministro dell’istruzione Bussetti abbia affidato molteplici incarichi ministeriali a tante vecchie conoscenze personali e di partito, arrivando così a ben 13 collaborazioni esterne, per una spesa totale di oltre mezzo milione di euro annui» in questi termini si è rivolto Fratoianni nei confronti del Premier.
Il segretario di Sinistra Italiana, riferendosi alle spese del Ministro dell’Istruzione, ha commentato: «Questo comportamento confligge con un governo che, almeno a parole, ha sempre sostenuto di voler assumere un atteggiamento sobrio e oculato nelle spese».
Pare però che le parole di Fratoianni vadano smentite. Secondo le fonti ministeriali riprese poi dall’Ansa sembra che lo staff del Ministro Bussetti, in realtà, costi ai contribuenti una cifra inferiore rispetto ai passati ministri di centrosinistra.
Non è dunque mancata la replica: «Se si fosse adeguatamente informato, l’On. Fratoianni avrebbe saputo che il ministro Bussetti non ha mai effettuato spese di rappresentanza e che, al momento del suo insediamento, ha rifiutato la carta di credito a lui spettante per pagare tali spese. A ciò deve essere aggiunto che le tredici collaborazioni esterne citate dall’On. Fratoianni sono largamente inferiori, per numero complessivo e costi, rispetto alla dotazione organica ed economico-finanziaria spettante al MIUR secondo le norme vigenti».
Vengono infine posti i cosiddetti puntini sulle i: «Tutti i collaboratori dello staff rispettano i requisiti previsti dalla legge per gli incarichi che ricoprono e i relativi provvedimenti di nomina sono stati regolarmente registrati dai competenti organismi pubblici deputati al controllo preventivo di legittimità ed economico-contabile».