Durante l’incontro sul web di VITA “Che cosa serve alla scuola? Cinque priorità imprescindibili”, il Ministro dell’Istruzione Bianchi si è soffermato sul tema della formazione dei docenti.
“Noi dobbiamo formare le persone. Abbiamo chiesto di intervenire alle Università su tutta la gamma offerta di formazione. Noi abbiamo pensato alla riforma del reclutamento, parola che non mi piace, ma che bisogna portare avanti l’idea di creare percorsi dall’università fino all’entrata dentro la scuola” dichiara.
“Sono fondamentali le specializzazioni professionali ma servono competenze pedagogiche e psicologiche per accompagnare i ragazzi. Dobbiamo avere dei percorsi che permettono di diventare insegnante” continua.
“Oggi i ragazzi si laureano e si iscrivono in una graduatoria. Perchè c’è sempre una graduatoria. Noi ci siamo impegnati a riformare il sistema di reclutamento e deve coniugare una parte teorica e di affiancamento con i più anziani, per poi arrivare al concorso” prosegue.
Bianchi precisa: “Proprio sul Pnrr c’è molta attenzione sulla formazione del personale, dai docenti ai dirigenti. Dobbiamo ragionare sul pensiero. Dobbiamo avere il coraggio di pensare come deve essere la nostra scuola”.
“Le competenze come computer coding, l’arte e la musica. Lo sport. Questo implica una diversa articolazione del modo di fare scuola. Il Pnrr è solo uno strumento. Tutti dobbiamo avere le stesse opportunità. Dobbiamo trovare il senso della scuola, che non è un accessorio” conclude.