Ha sigillato gli occhi e la bocca della figlioletta per impedirle di piangere, rischiando di ucciderla. E’ accaduto in Texas. Johnnie Lee Carter, l’autore dello sconcertante gesto, era già finito nei guai in passato per violenza e abusi domestici.
Il 16 settembre ad essere vittima della sua follia, è stata la sua bimba di 14 mesi, responsabile di piangere troppo. Non riuscendo a farla smettere, Johnnie ha in un primo momento cominciato a scuoterla, per poi colpirla con pugni in testa e sul torace.
Visto che il pianto aumentava, l’uomo ha deciso di tapparle la bocca e gli occhi cospargendole il viso di colla sigillante, che ha causato alla piccola gravi danni, rischiando di ucciderla. A quel punto, resosi conto che la bambina stava per morire, invece di portarla in ospedale è scappato dalla stanza del motel di Odessa in cui si trovava.
La polizia, accorsa dopo l’allarme dato dalla compagna dell’uomo, ha trovato la bimba in condizioni terribili e il fratellino, di appena due mesi, sul letto sommerso da coperte e cuscini. Grazie all’intervento dei medici, la bambina se l’è cavata con danni limitati. Il padre invece è stato rintracciato ad El Paso, a quasi 430 chilometri da Odessa. Ora è lì in prigione, senza la possibilità di uscire su cauzione. Secondo il dipartimento di polizia locale è accusato di gravi lesioni personali ad un bambino.