Ciao a tutti, mi chiamo Francesco e vi scrivo per raccontarvi di una cosa che mi ha un po’ spiazzato e che mi è accaduta qualche giorno fa.
Ho un figlio di 3 anni che frequenta il primo anno di materna. Purtroppo per motivi lavorativi non riesco a vivermi la sua vita scolastica come vorrei. Sarà capitato forse un paio di volte che sono riuscito a prenderlo a scuola.
Fortunatamente gli astri si sono allineati e sono riuscito a recarmi a scuola per un occasione particolare e a cui mio figlio teneva molto: la consegna delle “pagelle”. In pratica è un’iniziativa simpatica di questa scuola dove danno a tutti i genitori delle finte pagelle in cui è attestato l’impegno di ogni bambino.
La mattinata stava proseguendo spensierata in compagnia della mia famiglia, fino a che vedo parlare fra loro un gruppo di mamme. L’unico lato positivo di non essere presente alla vita scolastica di un figlio è rappresentato dal fatto che non si assiste ai pettegolezzi fra mamme ma, ahimè, questa volta mi è toccato.
In pratica il problema di queste mamme era un insegnante la cui colpa, a quanto pare, era solo quella di essere uomo. Ho sentito delle cose veramente tremende su questa persona, ovviamente nessuna era supportata da prove concrete. Alcune si sono permesse addirittura di dire che, in quanto uomo, poteva avere delle pulsioni sessuali nei confronti dei bambini. Una cosa veramente pazzesca.
Mia moglie già qualche mese prima mi parlò del fatto che volessero allontanare un docente, ma non pensavo assolutamente che fosse solo per il fatto di essere un uomo. Francamente la trovo una cosa ridicola. Se non ci sono motivi validi, perché allontanarlo?
Il mio dubbio è questo: è davvero un pregiudizio diffuso quello per cui un uomo che insegna alla materna non è ben visto? Io, che per natura sono una persona empatica, provo veramente pena per questo povero insegnante e per quello che sta passando. Spero vivamente che a trionfare siano le sue qualifiche e che non si limiti tutto ad una questione di genere di appartenenza.