Ritorno a scuola amaro per Emanuele, il ragazzo di Castrolibero (Cosenza), aggredito il 4 ottobre all’uscita di scuola.
Colpito in viso da un pugno, lo studente restò a terra privo di sensi e con un’emorragia alla bocca. Fortunatamente l’aggressione è stata filmata dalle telecamere di sorveglianza e, quando il video è stato diffuso, un sedicenne ha confessato di essere il colpevole.
Poiché i due però non si conoscevano, le forze dell’ordine credono che il reo confesso sia stato solo il mandante del terribile gesto. Ora Emanuele è tornato in classe e i carabinieri hanno voluto accompagnarlo per avvalorare la gravità di quanto avvenuto.
Non a tutti però la cosa è andata giù, tanto che qualcuno ha sottolineato: “Con questi carabinieri stamattina sembra un carcere“. A questo si somma la reticenza di studenti e professori ad aiutare le indagini con la loro testimonianza, anche se molti compagni di classe sono andati a casa di Emanuele dopo l’aggressione per dimostrargli la loro vicinanza.
E ora, piano piano, il ragazzo potrà tornare alla vita di prima. Suo padre ha affermato: “Dobbiamo ringraziare i carabinieri di Castrolibero per quanto stanno facendo, se mio figlio oggi ha recuperato un po’ di serenità, lo dobbiamo anche a loro“.
“Siamo rammaricati – racconta mamma Adele a Fanpage – ci aspettavamo maggiore calore dalla scuola, un’accoglienza diversa. Nostro figlio in questo momento ha bisogno di sentirsi protetto, al sicuro. La cosa più brutta è che mio figlio non sorride più“.