Nel mese di aprile arriveranno delle importanti novità sullo svolgimento della prova d’italiano per gli esami di maturità.
Lo scorso luglio, il Miur creò una commissione che andava a rivedere il compito scritto d’italiano delle scuole medie. La commissione coordinata dal linguista e filologo, nonché professore ordinario di Storia della lingua italiana alla Sapienza di Roma, Luca Serianni, aveva redatto un documento che ambiva all’ampliamento della didattica dell’italiano.
L’idea è quella di estendere la revisione anche alla prova d’italiano di maturità, perché fondamentale, quanto la scrittura, è la comprensione del testo, per cui: “Il testo letterario resta centrale, ma per imparare a porsi al mondo in modo critico e consapevole, potenziare il lessico e le strategie retoriche, bisogna allargare lo sguardo, per esempio agli articoli di giornale”.
Perciò ad aprile ci si aspetta il documento ‘gemello’ sullo scritto d’italiano per le scuole superiori; prosegue infatti Serianni a La Stampa: “Il testo su cui stiamo lavorando è destinato al ministero, che avrà l’insindacabile compito di scegliere le tracce che ritiene opportune”. In sostanza, spiega il linguista: “Ci sarà sempre un testo letterario, ma tra le nostre indicazioni ci sarà anche la proposta di rivedere il numero di stralci, documenti, citazioni e riflessioni date ad appoggio dello svolgimento. Lo studente cade nella tentazione di fare un collage, ma alla fine delle superiori deve dimostrare di aver imparato a ragionare con la propria testa”.