Quando la natura si ribella succedono dei veri e propri disastri, si tratta del crollo del cosiddetto “Muro Della Vergogna”, fortemente voluto dal Presidente degli Stati Uniti Trump, un muro di frontiera che collega Stati Uniti con il Messico. Il forte vento lo ha fatto cadere, staccando alcuni pannelli al lato del Messico ai confini con la California.
Il “muro messicano” o “muro della vergogna” è una barriera di sicurezza costruita dagli Stati Uniti con l’obiettivo di impedire ai migranti di passare il confine. Il vento che ha distrutto i pannelli, erano stati da poco costruiti, per fortuna non ci sono stati, ne feriti, ne morti. Tale valico presto verrà ripristinato per evitare transiti arbitrari. Lo scopo di Trump è quello di bloccare il transito illegale dei migranti, questa sua intenzione l’aveva già dichiarata durante la sua campagna elettorale, una costruzione che lo ha portato ad investire migliaia di dollari con l’intenzione di ingradirla sempre più.
“I own buildings. I’m a builder; I know how to build. Nobody can build like I can build. Nobody. And the builders in New York will tell you that. I build the best product.” –@realDonaldTrumphttps://t.co/Ygj6vKqrdQ
— Tom Steyer (@TomSteyer) January 30, 2020
La costruzione di tale valico sta comportando anche diversi disagi, il muro sta distruggendo l’ “Organ Pipe Cactus Nationale Monument”, ovvero il monumento nazionale degli Stati Uniti d’America patrimonio dell’Unesco che attualmente si troverebbe in una situazione pericolante a causa delle misure inadeguate adottate durante la progettazione del muro, ma Trump non ha alcuna intenzione di ridurre tale costruzione, anzi il suo scopo è quello di ingradirlo sempre più.