Tiziana Drago, senatrice di Fratelli d’Italia, critica la decisione di aumentare le risorse per gli asili nido e consiglia di concentrarsi invece sull’estensione del congedo parentale.
“Io nutro dei seri dubbi sulle scelte politiche che si stanno operando in merito agli stanziamenti di fondi per gli asili nido, perché noi in questo modo mandiamo un messaggio al Paese: si pensa di incidere così anche sul tema della natalità, ma la nostra prospettiva qual è? Quella di mettere al mondo dei bambini e dar loro come unica destinazione l’asilo nido?” afferma.
“Quindi verrebbe ad essere privata la relazione madre-figlio e padre-figlio, perché ci sono donne e coppie che chiaramente hanno questa necessità dal mattino fino alle 19 di sera. Oppure abbiamo una destinazione di questi bambini ai nonni e quindi li esaltiamo, però può essere soltanto uno, chiaramente senza una volontà negativa, oppure possono esserci delle separazioni, perché inevitabilmente si entra all’interno del sistema educativo familiare e quindi della coppia” continua.
“Questa coppia che da un lato è genitore, dall’altro lato continua ad essere padre e madre. Insomma, c’è una confusione di ruoli. Quindi diventa un problema sociologico” aggiunge.
“Ecco perché, ad esempio, l’estensione del congedo parentale, ovvero dell’astensione facoltativa, da sei mesi a tre anni avrebbe questa valenza da tanti punti di vista. Questo piccolo specchio che riguarda i primi tre anni, associato alla presenza di uno psicologo a scuola. Si potrebbe completare il quadro, oltre che nell’intervento col ragazzo, ma anche nei corsi per la genitorialità nelle scuole. Genitori si diventa, non si nasce” conclude.