Il Premier Draghi ha incontrato gli alunni della scuola Dante Alighieri di Sommacampagna, nel veronese.
Dopo essere stato accolto da canti e poesie, e dopo aver ricevuto alcuni doni e molti disegni, il Premier ha parlato della situazione attuale e del futuro della scuola.
Il primo tema toccato è stato quello della guerra: “Chi attacca ha sempre torto. C’è differenza tra chi è attaccato e chi attacca, bisogna tenerlo bene in
mente. Come quando uno per strada è grosso grosso e dà uno schiaffone a uno piccolo. Quello che è successo è che il piccolino adesso è più grande e si ‘ripara’ dagli schiaffi, prima di tutto perché è stato aiutato dagli amici, ma anche perché combatte e si difende per un motivo, la libertà“.
“Quel che si deve fare è cercare la pace, far in modo che i due smettano di sparare e comincino a parlare. Questo è quello che noi dobbiamo cercar di fare. A Putin ho detto ‘la chiamo per parlare di pace’, e lui mi ha detto ‘non è il momento’. ‘La chiamo perché vorrei un cessate il fuoco’, ‘non è il momento’. ‘Forse i problemi li potete risolvere voi due, perché non vi parlate?’, ‘Non è il momento’. Ho avuto più fortuna a Washington parlando con il presidente Biden; solo da lui Putin vuol sentire una parola e gli ho detto che telefonasse. Il suggerimento ha avuto più fortuna perché i loro ministri si sono sentiti” ha proseguito.
Poi ha parlato di mascherine: “Spero proprio che l’anno prossimo non ci sia più bisogno di mascherine e che la pandemia non ritorni. So quanto avete sofferto e avete rispettato le regole“.
Draghi non ha mancato di parlare dei docenti e del loro ruolo: “Nella mia vita ho avuto straordinari insegnanti nella mia vita, a scuola, all’università, sia quando ho studiato negli Stati Uniti che in Italia. Mi hanno dato tanto e gli sono riconoscente“.
“Quanti insegnanti bravi ci siano la gente non lo capisce, sono tanti e bravissimi, in un certo senso li avete davanti. Sono quelle persone che non solo si sacrificano, ma si divertono a star con voi e sono coloro che vi danno i primi messaggi della vita, sono coloro che vi dicono “ma tu che hai fatto?”, sono coloro che vi aiutano a trovare la consapevolezza di voi stessi e gran parte di loro lo fanno col sorriso” ha aggiunto.
“Guardate con ottimismo al futuro, perché voi diventiate protagonisti del futuro, è una partita da vincere sennò perché giocare? Siate contenti di starci nel futuro e, mi raccomando, niente ansia!” ha concluso.