“Fermati da me, ti riaccompagno a casa domattina”: Dopo la risposta negativa ha violentato la ventenne Keeley Bunker, dopo averla uccisa l’ha sepolta in un parco.
Le aveva chiesto di passare la notte da lui dopo un concerto, un no ha scatenato una reazione della sua parte peggiore, ha finito per violentarla e ucciderla.
Accade a Tamworth, nello Staffordshire in Inghilterra, dove due amici, la ventenne Keeley Bunker e il coetaneo Wesley Streete aveva appena passato la serata ad un concerto e avevano bevuto un po’. “Grazie, ma sono stanca, vorrei dormire nel mio letto”, queste sarebbero state le ultime parole della ragazza prima che il migliore amico perdesse il controllo, il giorno dopo è stata trovata semisepolta sotto dei rami dallo zio che la stava cercando dopo la scomparsa nel Wiggington Park.
I segni dello stupro sarebbero stati evidenti su di lei, tra leggins e mutande tirati giù e vestiti in disordine, secondo l’autopsia la giovane sarebbe morta per soffocamento.
Wesley è quindi accusato di violenza sessuale, omicidio e occultamento di cadavere a cui ora è sottoposto in tribunale dove per ora ha negato tutte le accuse specificando di averla accompagnata a casa.