Ebbene sì, la fuga dal Nord, fatta in fretta e furia, da milioni di studenti (e non solo) ha portato a delle serie conseguenze. Si è concretizzata la paura che un po’ tutti avevamo, quando abbiamo visto le immagini della folla che prendeva i primi treni disponibili per il Sud dalla stazione di Milano. In Puglia, moltissimi dei pazienti che attualmente sono ricoverati o comunque sono risultati positivi al virus sono genitori o parenti stretti dei ragazzi fuggiti.
Lo ha rivelato al Corriere del Mezzogiorno il direttore del Policlinico di Bari. Per di più, nelle ultime ore, è stato reso noto un dettaglio preoccupante. Si stima che circa il 15% degli studenti e lavoratori responsabili della fuga dal Nord fossero già risultati positivi all’arrivo in Puglia. In effetti, una volta messo piede nella loro terra, tutti i passeggeri dei treni erano stati controllati. Il 15% di essi presentava sintomi influenzali o sintomi riconducibili al coronavirus.
Il fatto che tali dati siano preoccupanti deriva dal fatto che, solo in Puglia, sono arrivate 23mila persone. In questa cifra, rientrano esclusivamente quelli che sono arrivati con mezzi di trasporto pubblico e, soprattutto, hanno autodenunciato la loro presenza. È plausibile, però, ritenere che i “fuggitivi” siano stati molti di più e siano riusciti a sfuggire ai controlli.
Tuttavia, il governatore della Regione Michele Emiliano ha già attuato delle misure. Infatti, ha disposto un’ordinanza che impone l’obbligo di autodenunciarsi e di mettersi in isolamento per 14 giorni. Ovviamente, comunque, tutto ciò non ha evitato il contagio dei genitori e dei parenti stretti.