Le dichiarazioni di don Bucci sono finite nella bufera. Il sacerdote di 72 anni della Chiesa del Sacro Cuore di West Warwick, nello Stato di Rhode Island, ha infatti pronunciato alcune parole che hanno lasciato tutti piuttosto sgomenti.
Intervistata da NBC 10 News, una televisione locale, don Bucci ha affermato con convinzione: “La pedofilia non uccide nessuno, mentre l’aborto sì“. Qualche giorno prima, aveva invece pubblicato, su un giornale, una lettera particolare. Il sacerdote 72enne aveva reso noti i nomi di 44 senatori e deputati del Rhode Island, che avevano votato per la Reproductive Privacy Act, una legge che prevede una serie di diritti e libertà per le donne che decidono di interrompere la gravidanza. Secondo don Bucci, queste 44 persone hanno commesso una grave colpa e, quindi, nella sua parrocchia non potranno ricevere la comunione, essere padrini a battesimi, testimoni a un matrimonio o tenere un discorso durante un funerale.
Pertanto, nel corso dell’intervista rilasciata a NBC 10 News, ha chiarito: “Questo è l’insegnamento della Chiesa: la legge canonica, il Concilio Vaticano II e il primo catechismo fattori. Non saprei quali altre evidenze dovrei presentare“. Successivamente, ha sostenuto che l’aborto sia un “massacro di bambini innocenti“, affermando come il numero delle vittime di violenze sessuali sia di gran lunga inferiore a quello dei feti uccisi dall’aborto.
A causa delle sue parole, don Bucci è finito inevitabilmente al centro delle polemiche. Tra queste, vi sono quelle presentate da Carol Hagan McEntee, una dei deputati finiti nella lista nera del sacerdote. Proprio lei che conosce bene la parrocchia del Sacro Cuore, dato che, insieme alla sorella Ann, l’ha frequentata dall’asilo fino alle medie. Proprio lei che è stata molestata sessualmente fin dall’età di 5 anni da un sacerdote – ora deceduto – di quella parrocchia. Intervistata da CBS News, ha commentato le parole del 72enne: “Sarebbe dovuto venire al Campidoglio e ascoltare le testimonianze. Avrebbe saputo che ci sono molte vittime che non sono più tra noi. Voci ferite a cui hanno rubato l’infanzia. Hanno praticamente distrutto le loro vite. E coloro che ancora possiamo ascoltare sono tra i fortunati perchè sono ancora vivi. Non sono morti per overdose o suicidio. Però, ce ne sono molti altri che non sono mai riusciti a farsi avanti“.