La Gilda degli Insegnanti ha raccolto una serie di dati sulla soddisfazione dei docenti attraverso un sondaggio che ha coinvolto 3mila persone.
Alla domanda “Considerati i carichi e le condizioni di lavoro attuali, lascereste la cattedra per cambiare professione?”, il 41,7% ha risposto sì.
La percentuale è preoccupante e il coordinatore della Gilda, Rino Di Meglio, commenta a La Repubblica: “È molto triste e grave, vuol dire che c’è una grande demotivazione della categoria: stipendi bassi, con un divario che aumenta se consideriamo che gli impiegati statali hanno già chiuso il contratto a 117 euro di aumento“.
“Me l’aspettavo perché poi queste cose le sentiamo parlando con i colleghi: non c’è soddisfazione né economica né professionale nell’insegnare, almeno non più come una volta. Il problema esiste ed è serio” aggiunge.
“Nonostante le mortificazioni e i crescenti carichi burocratici, la maggior parte della categoria resta orgogliosa della propria professione e chiede con forza un’area contrattuale specifica per contrastare la deriva impiegatizia” prosegue.
“Ci auguriamo che finalmente un Governo illuminato, invece di continuare a riformare programmi e ordinamenti, si adoperi per valorizzare seriamente la professione docente” conclude.