La vicenda di Yvan Pozuelo docente di una scuola spagnola sospeso per la “troppa generosità” ha fatto il giro del mondo.
Yvan Pozuelo, professore di francese all’istituto pubblico Universidad Laboral di Gijón, è stato censurato dall’assessorato regionale all’Educazione, che lo ha sospeso dal lavoro e dallo stipendio per 8 mesi. La sua colpa: assegnare sempre 10 agli studenti.
Il professore racconta la sua storia e le sue motivazioni: “È una scelta che nasce dalla mia esperienza di insegnamento. Ho capito che era il sistema migliore per accompagnare la crescita dei ragazzi. E a convincermi definitivamente è stato un episodio, avvenuto già diversi anni fa“.
“Decisi di mettere un 10 a una studentessa che in genere non otteneva voti alti. Volevo premiare il suo sforzo, che mi sembrava degno di nota. Lei si emozionò tantissimo. Allora anche gli altri ragazzi mi chiesero di fare lo stesso: volevano che verificassi se avevano fatto progressi per poter essere premiati con un 10. E chi non aveva successo al primo tentativo chiedeva di riprovare, fino a raggiungere il traguardo. Per me fu la svolta” prosegue.
“È la naturale conseguenza di un percorso portato a buon fine. Tutti gli alunni hanno qualità per migliorare, il cammino della crescita può essere più o meno rapido ma l’importante è arrivare. Magari impiegheremo un mese in più, ma non importa se il risultato è soddisfacente. Quello che conta è che gli alunni entrano in classe senza paure e senza lo stress determinato dal timore di un giudizio negativo” aggiunge.
Il docente risponde anche alla critica in merito alla valutazione obiettiva: “Io rispondo che svolgo il mio lavoro nel pieno rispetto della legge, che ci obbliga a valutare gli alunni in base alle competenze. Speravo che gli ispettori fossero a conoscenza di quello che dice la legge. Invece no: sostengono che devo seguire in modo scrupoloso il curriculum, ignorano le circolari che usano un linguaggio inclusivo nei confronti della diversità“.